La pesca con il barchino divergente è una tecnica affascinante e divertente, che permette di insidiare i predatori del sottocosta con esche artificiali o naturali. Tuttavia, come ogni attività di pesca, richiede il rispetto di alcune norme e di alcune buone pratiche per salvaguardare il mare e la fauna marina. In questo articolo vedremo quali sono le regole da seguire per pescare legalmente e in sicurezza con il barchino divergente, e quali sono le azioni da compiere per ridurre l’impatto ambientale della nostra passione.
Le norme da rispettare per la pesca con il barchino divergente
La pesca è regolata dal D.P.R. n° 1639 del 2 ottobre 1968 “Regolamento per l’esecuzione della Legge 14 luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima“; dal 1968 ad oggi il DPR ha subito poche variazioni.
La pesca con il barchino divergente è una forma di pesca sportiva, che rientra tra gli attrezzi consentiti dal D.P.R. 2 ottobre 1968 n. 1639, al punto D) dell’articolo 138:
ARTICOLO 138 Attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva .
Gli attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva sono:
a) coppo o bilancia;
b) giacchio o rezzaglio o sparviero;
c) lenze fisse quali canne a non piú di tre ami, lenze morte, bolentini, correntine a non piú di sei ami, lenze per cefalopodi, rastrelli da usarsi a piedi;
d) lenze a traino di superficie e di fondo e filaccioni
e) nattelli per la pesca in superficie, fucile subacqueo, fiocina a mano, canna per cefalopodi;
f) parangali fissi o derivanti; nasse
Tuttavia, l’esercizio di questa tecnica è soggetto a particolari limiti e divieti, che variano a seconda delle regioni e delle zone marine protette. Ecco alcuni dei principali aspetti normativi da tenere in considerazione:
- La Comunicazione di esercizio all’attività di pesca sportiva in mare: per pescare con il barchino divergente, così come qualsiasi altra attività di pesca sportiva è necessaria la comunicazione di pesca sportiva e ricreativa, ai sensi del Decreto Ministeriale 6 dicembre 2010 deve essere fatta annualmente accedendo al sito istituzionale del Ministero dell’Agricoltura. La comunicazione non ha nessun costo, ma si dovrebbe portare con se la ricevuta della comunicazione quando si va a pescare.
- Il numero di esche: il numero massimo di esche artificiali o naturali che si possono utilizzare con il barchino divergente è di sei. Ogni esca deve essere munita di un solo amo singolo o doppio, o di un artificiale provvisto di un solo amo triplo.
- La distanza da attività di pesca professionale: si deve restare a distanza di almeno 500 metri da attività di pesca professionale. (art. 139 DPR 1639/68)- E’ anche vero che le attività di pesca professionale dovrebbero stare alla stessa distanza dalla riva.
- Le zone interdette: la pesca con il barchino divergente è vietata nelle zone marine protette, nelle aree soggette a vincoli ambientali o paesaggistici, nelle acque interne e nelle lagune, nelle aree portuali e nelle aree riservate alla balneazione. Inoltre, è vietata la pesca nelle zone dove sono presenti reti fisse o derivanti, o altre attività di pesca professionale o sportiva.
- Le misure minime: la pesca con il barchino divergente deve rispettare le misure minime dei pesci catturati, stabilite da un regolamento comunitario. In caso di cattura di pesci inferiori alle misure minime, questi vanno immediatamente rimessi in libertà senza arrecare loro danni. Trovi alcune misure minime dei pesci nell’articolo linkato.
- Il limite di cattura: lo stesso regolamento comunitario stabilische che la pesca con il barchino divergente deve rispettare il limite di cattura giornaliero per la pesca sportiva, fissato in 5 kg per pescatore o in una sola preda se superiore a tale peso.
Le buone pratiche per salvaguardare il mare e la fauna marina
Oltre alle norme da rispettare per la pesca con il barchino divergente, ci sono anche alcune buone pratiche da seguire per ridurre l’impatto ambientale della nostra passione. Ecco alcuni consigli utili:
- Usare materiali ecologici: per costruire o acquistare il barchino divergente, è preferibile scegliere materiali naturali o riciclati, che non inquinino il mare in caso di rottura o perdita. Ad esempio meglio il barchino di legno che non il barchino in alluminio.
- Rilascia il pesce sotto taglia: se capita di pescare un pesce troppo piccolo usa le tecniche di rilascio per restituirlo al mare
- Non abbandonare i rifiuti: la pesca con il barchino divergente può generare dei rifiuti, come ad esempio le lenze rotte, o il materiale che ti porti dietro, anche per dissetarti o nutrirti. Questi rifiuti vanno sempre raccolti e smaltiti correttamente, e non lasciati in spiaggia o in mare, dove possono inquinare e danneggiare l’ambiente. I rifiuti danneggiano le spiagge ed il mare.
- Rispettare gli altri pescatori e i bagnanti: la pesca con il barchino divergente richiede uno spazio adeguato che specialmente in estate è dedicato ad altre attività. Per questo motivo, è importante rispettare gli altri pescatori e i bagnanti presenti in zona, evitando di intralciare o disturbare la loro attività. Inoltre, è bene informarsi sulle norme locali riguardanti la convivenza tra pescatori e bagnanti, e seguire le indicazioni delle autorità.
Seguendo queste semplici regole e buone pratiche, potremo goderci la pesca con il barchino divergente in modo legale, sicuro e responsabile, contribuendo a preservare il mare e la fauna marina che tanto amiamo. Se hai bisogno di chiarimenti il modulo dei commenti è a tua disposizione.