Un lungo trave che sorregge ad intervalli regolari dei terminali con un unico amo, con un esca corposa, lasciato in acqua poche ore .
Questo è il palamito, chiamato coffa in Toscana .
Si stende da una barca, anche se esiste il palamito a vela, per stenderlo da terra con i venti favorevoli ed io l’ho visto fare anche con un modellino di barca con motore a scoppio.
La nassa è una gabbia costruita in vari materiali, una volta si usava con stecche di canna di bambu, adesso sono metallite, di plastica, di rete, che si immerge in acqua con un peso, in cui i pesci riescono ad entrare, ma non ad uscire.
Il palamito e la nassa stanno per essere inspiegabilmente dichiarati fuori legge per i pescatori amatoriali .
Inspiegabilmente perchè si tratta di due sistemi di pesca ecologici, che non procurano danni, usati dai tempi più antichi da tanti pescatori sportivi .
Il palamito e la nassa non distruggono i fondali, non lasciano traccia del loro passaggio . Non sporcano, non inquinano .
Il palamito è molto selettivo, cattura solo alcune specie di pesci ed in genere di grande taglia.
La nassa permette ai pesciolini più piccoli di fuggire tranquillamente dopo aver mangiato le esche e comunque tutti i pesci restano vivi e possono nel caso essere rilasciati senza danni .
Secondo una proposta di legge molto discussa e che sta suscitando molte proteste, questi due sistemi di pesca sportiva saranno proibiti ai pescatori non professionali, mentre i pescatori professionali potranno continuare ad utilizzarli .
Due sistemi di pesca tra l’altro che incidono pochissimo sul totale del pescato, e quindi non si capisce perchè siano invisi ad una legge che ha come obiettivo quello di limitare l’impoverimento dei nostri mari, legge che invece non fa nulla contro la pesca a strascico o le reti sottocosta.
Di seguito un estratto della proposta di Legge in discussione, la stessa che all’art. 24 introdurrebbe la tassa sulla pesca sportiva di cui abbiamo già parlato.
Utilizzate il palamito o la nassa ? Io da ragazzo ho utilizzato entrambi, adesso è molti anni che non pratico più, non avendo più una barca.
Cosa ne pensate ?
PROPOSTA DI LEGGE n. 521
d’iniziativa del deputato OLIVERIO
Interventi per il settore ittico
Presentata il 25 marzo 2013ART. 25.
(Attrezzi consentiti per la pesca ricreativa e sportiva).
1. La lettera f) dell’articolo 138 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, e successive modificazioni, è abrogata.
2. Le lettere d) ed e) dell’articolo 140 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, e successive modificazioni, sono abrogate.
Come al solito le leggi italiane sono volutamente confusionarie .
Bisogna andare a prendere il testo di legge richiamato per capire di cosa si sta parlando .
Decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639
Art. 138. (Attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva). Gli attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva sono: a) coppo o bilancia; b) giacchio o rezzaglio o sparviero; c) lenze fisse quali canne a non piu’ di tre ami, lenze morte, bolentini, correntine a non piu’ di sei ami, lenze per cefalopodi, rastrelli da usarsi a piedi; d) lenze a traino di superficie e di fondo e filaccioni; e) nattelli per la pesca in superficie, fucile subacqueo, fiocina a mano, canna per cefalopodi; f) parangali fissi o derivanti; nasse.
Art. 140. (Limitazioni d’uso degli attrezzi). L’uso degli attrezzi per la pesca sportiva e’ soggetto alle seguenti limitazioni: a) non possono essere utilizzate bilance di lato superiore a 6 metri; b) non puo’ essere utilizzato giacchio o rezzaglio o sparviero di perimetro superiore a 16 metri; c) non possono essere usate piu’ di 5 canne per ogni pescatore sportivo; d) il numero degli ami dei parangali complessivamente calati da ciascuna imbarcazione non deve essere superiore a 200 qualunque sia il numero delle persone presenti a bordo; e) non possono essere calate da ciascuna imbarcazione piu’ di due nasse qualunque sia il numero delle persone presenti a bordo; f) e’ vietato l’uso di fonti luminose ad eccezione della torcia utilizzata nell’esercizio della pesca subacquea. Nell’esercizio della pesca con la fiocina e’ consentito l’uso di una lampada.
Sono un pescatore sportivo , in estate ,quando il tempo e’ buono ,vado a pescare con il palamito di fondo a naselli spatole ecc. E con 200 ami del n.9 . Il palamito e’ un attrezzo di pesca altamente selettivo e proibirlo significa ammazzare la pesca sportiva. Vorrei portare con me l’on.Oliverio e fargli vedere in che cosa consiste la pesca con il palamito ,,sicuramente si appassionera’ a questo tipo di pesca. E cosi avra’ modo di cancellare dal suo disegno di legge quanto ha proposto per la pesca sportiva .Vorrei inoltre dirgli che i nemici del mare non sono i veri pescatori sportivi ma altresi’ i pescatori di frodo,e i pescatori professionisti che utilizzano per pescare in maniera indiscriminata , la paranze e il cianciolo ,due attrezzi che io definisco attrezzi di distruzione di massa . L’utilizzo di questi attrezzi di distruzione di massa andrebbe proibito o quantomeno regolamentato in modo da limitare i danni all’habitat marino .Le paranze setacciano il fondale marino eliminando le praterie di posidonia, distruggendo le uova dei pesci e intrappolando tutto quello che trovano.Le paranze dovrebbero essere utilizzate, per in qualche modo limitare i danni che questo attrezzo arreca all’ambiente marino ,solo nei mesi di ottobre,novembre e dicembre.Invece le paranze vanno amare tutto l’anno.Il cianciolo ,altro attrezzo di distruzione di massa,che intrappola tutti i pesci ,grandi e piccoli ,nei mesi di ,agosto e settembre e ottobre vengono pescati nel nostro mare miliardi di piccolissimi tonnetti .Anche questo attrezzo andrebbe regolamentato e usato solo nei mesi maggio , giugno e meta’ luglio. Quindi direi all’on.Oliverio di rivedere quanto avviene nel mondo della pesca di frodo e professionale e di condividere la passione che i pescatori sportivi hanno per il mare.
daccordo con tutto quello che hai scritto . Anche io ho praticato la pesca con il palamito (adesso non ho più la barca) e capisco bene quello che dici su questa tecnica di pesca.
Come al solito fanno le leggi gli incompetenti.
Abito a Livorno.
Da quando ero bambino pescavo con il palamito e ci pesco tuttora .
Rispetto i 200 ami …a volte mi bastano altre no ..ma va bene lo stesso; che cosa danneggio ?
pesco sempre di meno e spesso dove vado a pescare trovo reti di ogni genere che poi vendono pesce di ogni genere .
Ho rimesso in mare pesci di 2 etti…poi sui banchi vedo decine di kili di orate di 1,5 etti .
Ma che decreto volete rivedere ? non e’ il palamito che dovete togliere e lo sapete …quindi fate rispettare le leggi ..ma anche ai professionisti che sono i primi a non rispettarle .
Sig Olivero ..quando viene a Livorno si faccia portare ai banchi del pesce e controlli …poi valuti.
Tutto Giusto.
Chi propone una legge del genere probabilmente non ha mai visto un palamito (coffa) e non sa come funziona.
In questo modo,si favoriscono i speculatori e i pescatori di frodo, sempre a discapito della persona onesta,che pratica rispettando,regole e regolamenti,la pesca meramente sportiva,per sfogare,lo stress,che tutti i giorni ci fa’,accumulare,questa ipocrita burocrazia!
Non ho parole. Come al solito leggi fate da incompetenti in materia e che favoriscono sempre le lobby e chi la natura la distrugge e la daneggia. Io abito a marina di carrara e ci sono reti piazzate ovunque e a qualunque distanza dalla costa; pesci sui banchi che se li pescassi io mi vergognerei a catturarli da tanto sono piccoli. Io ho sempre pescato col palamito e le nasse ma ora non avendo più il gozzo non ci vado più. Ma quando vedo proposte di legge come questo capisco perchè nel mondo non ci può vedere nessuno; siamo incompetenti in tutto. Viviamo di ricordi ( Michelangelo, Da Vinci; il rinascimento ecc; ma siamo fermi a quello!)
Andrea
e com e quando si parlava dello scioglimento dei ghiacciai cosi con le paranze ci credono solo quando non si puo fare piu nulla al disastro annunciato signor ministro sappia che i gamberoni si possono pescare anche con le nasse