Venerdi 1° novembre sono andato a pescare. Sono arrivato presto sulla spiaggia, ma si vedeva subito che sarebbe stata una splendida giornata di sole. Il mare era calmo .
Ho passeggiato avanti e indietro per un bel po’ con la passeggiata bloccata dai soliti pescatori, senza prendere nulla.
Già da prima delle 10 del mattino la spiaggia ha iniziato a riempirsi di gente, complice il giorno di festa, e molti hanno iniziato a fare il bagno . Ricordo che pesco nella bassa Toscana.
A quel punto ho dovuto smettere di pescare e mi sarei volentieri unito ai bagnanti, perchè la giornata era veramente estiva. Ma non avevo costume e asciugamano e sono tornato a casa.
Domenica 3 novembre sono tornato a pescare, sempre la mattina, ma la giornata era completamente diversa.
Freddo, vento, mare mosso al punto giusto per la nostra pesca, nuvole nere che minacciavano pioggia da un momento all’altro, anche se poi in effetti non ha piovuto.
La spiaggia era libera ed ho iniziato la mia passeggiata sapendo che avrei camminato molto e senza intoppi.
Non avrei mai immaginato che dopo aver rinunciato al bagno venerdi in una giornata che imitava il luglio estivo, avrei fatto un bel bagno quella mattina di domenica che prometteva temporali.
Ed invece camminando mi sono perso un po’ nei miei pensieri e solo all’ultimo momento ho visto che il barchino era esattamente all’altezza di una boa, mancavano meno di due metri.
Boa che conosco benissimo, è fissa li da sempre. Boa anomala, perchè è lontano da stabilimenti balneari, accessi al mare, ville sulla spiaggia. Nulla. In quel punto non c’è nulla che giustifichi una boa e mai ci ho visto legata una barca. Boa per modo di dire, visto che è una grossa tanica bianca.
Fatto sta che ho alzato la testa all’ultimo momento ed ho visto il barchino che era a meno di due metri di distanza e vi sarebbe passato al largo quasi strusciandola.
Vista la distanza alzare il trave più alto che potevo era inutile. Ho provato quindi ad invertire immediatamente direzione, ma non avevo spazio di manovra. Anzi ho peggiorato la situazione perchè il barchino ha cambiato direzione e dopo essere passato al largo della boa ed è tornato indietro passando a riva della boa, di fatto annodandosi ad essa.
Nella foto, fatta con il cellulare ad una distanza di una trentina di metri, non si vede benissimo il barchino, ma c’è, alla destra della tanica bianca.
Ho provato un po’ a tirare, ma sapevo già quello che mi sarebbe toccato fare. Mi sono spogliato e mi sono buttato a mare.
E’ la seconda volta che con il barchino divergente faccio un tuffo fuori stagione. La prima volta quando mi si è rotto improvvisamente il trave e sono dovuto andare a recuperare il barchino.
Domenica ho invece dovuto fare il bagno per liberare il trave dalla boa maledetta. L’acqua non era neanche troppo fredda. All’altezza della boa toccavo ancora, con l’acqua quasi al collo. Per fortuna perchè sarebbe stato difficile sbrogliare il trave nuotando. Il peggio è stato quando sono uscito fuori con il vento tagliente.
Comunque mi sono rivestito in fretta e sono ripartito e camminando mi sono asciugato abbastanza in fretta.
A conclusione della giornata sono stato comunque premiato con una spigoletta, non molto grossa, ma che stasera ha fatto da cena ai miei due bambini.
Comunque sono a quota due bagni imprevisti e non intendo arrivare a tre. Qualcun altro si è mai dovuto fare bagni fuori stagione per il barchino divergente ?
grandissimooooo…penso che molti di noi,me compreso,avrebbero fatto lo stesso anche se non piacevole
è una situazione che può succedere purtroppo.sotto quelle “boe” spesso ci attaccano le nasse
ciao salvatore. se ti ricordi la scorsa stagione mi è successa esattamente la stessa cosa, solo che il mio barchino MIRACOLOSAMENTE l’ho liberato tirando forte e inspiegabilmente si è sganciato il moschettone, a tutt’oggi non mi spiego come sia potuto accadere visto che non si può aprire al contrario in nessun modo e poi è tornato a riva da solo risparmiandomi un bagno sicuramente gelido.
ma non hai proprio visto cosa diavolo c’era attaccato alla boa?
io comunque sono quasi guarito con la spalla, mi hanno operato un mese fa e spero sabato prossimo di fare la mia prima uscita di stagione, vi farò sapere come è andata, un abbraccio a tutti i barchinari!!!!
Ciao a tutti .
Scusate la mia cattiveria ma perchè non l’hai tagliata/affondata/slegata ?
Dalle mie parti chi mette ormeggi a meno di 100 metri dalla riva è multabile da parte della guardia costiera e quindi vengono rimosse. Ancora peggio se fosse una boa-segnale per reti o nasse. Verrebbe sequestrato tutto !
Almenochè tu non stia pescando a una distanza considerevole ma dalla foto non mi sembra…
Io sono uscito venerdi’ all’alba ma la giornata si è rivelata estiva e di prede nemmeno l’aria. Ma la mia passeggiata non ha fatto certo male! Ora è arrivato il maestrale con venti fino a 80 km/h a raffrescare le coste. Vediamo questo week-end…
Sono contento per la guarigione di Giuseppe, aspettiamo le foto delle tue catture !
i bagnetti si fanno,eccome!specialmente quando il trave usurato si rompe,le boe sono una disgrazia,personalmente ho un modo di affrontarle se proprio devo passarle,se sono vicine diciamo una ventina di metri e me ne accorgo per tempo,allungo il trave e la scavalco alzandolo,se sono a una cinquantina di metri,porto il barchino vicino ad essa,poi inverto la marcia facendolo tornare indietro per una decina di mt poi riparto reinvertendo ancora la marcia e la passo,ultimo metodo se non mi va’ di smanettarre ,alzo il trave chiudo gli occhi e vado,al limite se il trave passa sopra, mi perdo un bracciolo,tanto gli artificiali me li faccio da solo e non li compro,ha ragione rondella ormai stavi li e la potevi tagliare!una volta a giannella ho visto un barchino celeste abbandonato legato a una boa,chissa’,il proprietario non sapeva nuotare.
Che tristezza vedere un barchino abbandonato….
Se dovesse succedere a me e spero mai, aspetto qualche barca che me lo recuperi… 🙂
Visto che cippa è uno dei massimi esperti, sarebbe utile un tutorial sulla costruzione degli artificiali, che ne dici? 😉