Tutti noi pescatori quando peschiamo un pesce veramente piccolo lo ributtiamo a mare, sono sicuro che è una pratica comune che tutti rispettano .
Ma la nostra valutazione è ad occhio, non possiamo certo andare a pescare con il centimetro e tantomeno con la bilancia . Ci basiamo sul buon senso . E anche sull’entusiasmo: se prendiamo per primo una spigola bella grossa, quelle che vengono dopo le rilasciamo in mare con meno batticuore .
Ma la misura minima ed il quantitativo di pesce che si può pescare in mare (in acque interne vigono leggi locali) è stabilito da un regolamento della comunità europea, il Regolamento (CE) n. 1967/2006 della Commissione del 21 dicembre 2006 relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento (CE) n. 1626/94
La Comunità si è impegnata ad applicare una strategia
precauzionale nell’adozione di misure volte a proteggere e
conservare le risorse acquatiche vive e gli ecosistemi marini
e a garantirne uno sfruttamento sostenibile.Le catture eccessive di individui sottotaglia dovrebbero
essere evitate. A tal fine è necessario proteggere determinate
zone in cui si riunisce il novellame, tenendo conto delle
condizioni biologiche locali.
La regolamentazione della pesca (sportiva e commerciale) prescrive le misure minime per i pesci che possono essere pescati. Se la cattura è al di sotto del limite fissato i pesci devono essere rilasciati, mentre sopra lo stesso limite possono essere prelevati fino ad un quantitativo massimo. Per la pesca sportiva il limite massimo è di 5 chilogrammi per persona al giorno.
La finalità della misura minima è permettere ai pesci di potersi riprodurre almeno una volta nella vita prima di diventare preda di un pescatore, mentre il limite di peso giornaliero divide l’attività commerciale dalla pesca sportiva e a scopo personale e destinato al consumo alimentare diretto.
Per tutte le specie che non hanno una misura minima nella tabella del regolamento richiamato la legge stabilisce la misura minima di soli 7 cm, che per molte specie significa poter pescare praticamente tutto.
La taglia di un pesce è misurata, come indicato nella figura dall’estremità anteriore del muso sino all’estremità della pinna caudale.
Visto che ci interessa particolarmente vi dico che la misura minima della spigola per poterla portare a casa è di 25 cm . Per le altre specie vi invito a leggere la tabella in allegato al regolamento, anche se non mi sembra ci siano altre prede insidiabili con la pesca con il barchino divergente, per cui vale la regola dei 7 cm.
ALLEGATO III
Taglie minime degli organismi marini
Denominazione scientifica Nome comune Taglia minima
- Dicentrarchus labrax Spigola 25 cm
- Diplodus annularis Sparaglione 12 cm
- Diplodus puntazzo Sarago pizzuto 18 cm
- Diplodus sargus Sarago maggiore 23 cm
- Diplodus vulgaris Sarago testa nera 18 cm
- Engraulis encrasicolus Acciuga 9 cm
- Epinephelus spp. Cernia 45 cm
- Lithognathus mormyrus Mormora 20 cm
- Merluccius merluccius Nasello 20 cm
- Mullus spp. Triglia 11 cm
- Pagellus acarne Pagello mafrone 17 cm
- Pagellus bogaraveo Occhialone 33 cm
- Pagellus erythrinus Pagello fragolino 15 cm
- Pagrus pagrus Pagro mediterraneo 18 cm
- Polyprion americanus Cernia di fondale 45 cm
- Sardina pilchardus Sardina 11 cm
- Scomber spp. Sgombro 18 cm
- Solea vulgaris Sogliola 20 cm
- Sparus aurata Orata 20 cm
- Trachurus spp. Suri 15 cm
Questo è il link per scaricare le dimensioni minime anche degli altri pesci non inseriti nel regolamento: (clicca qui)