Ho già detto che il lato negativo della pesca con il divergente è che non si sente l’abbocco del pesce.
Non si sente nè la ferrata del pesce nel momento che abbocca, ne il peso quando è ormai trascinato dal nostro attrezzo.
Nessuna vibrazione viene trasmessa lungo il trave .
Questo toglie forse un po’ del piacere della pesca, la rende più impersonale, non si sente la lotta con il pesce e le sue emozioni trasmesse alle nostre tramite il tirare, il curvare, la pausa e l’accellerazione improvvisa che magari conosciamo con la traina.
Ma comporta anche il problema di capire che il pesce ha abboccato e paradossalmente questo problemà può essere più grande con i pesci grandi che con i pesci piccoli.
Infatti mancando l’interpretazione del tatto nella pesca con il divergente tutto il controllo avviene a vista ed a vista dobbiamo capire se il pesce ha abboccato, e qualche volta anche se abbiamo semplicemente gli ami sporchi di alghe.
La spigola piccola si individua meglio della spigola un po’ più grande, diciamo sopra il mezzo chilo, ma dipende anche dall’attrezzatura.
Infatti la spigola più piccola non ha la forza di vincere la tensione del divergente e viene portata a galla e vediamo bene l’argento luccicante delle sue squame fuori dall’acqua.
La spigola un po’ più grande e robusta invece dopo aver abboccato tenta di liberarsi nuotando e spingendo verso il fondo ed è abbastanza forte comunque da non farsi portare in alto dalla forza del divergente.
Quindi normalmente non la vedremo affiorare fuori dall’acqua, non ci sarà nessuno spruzzo rivelatore a svelarci la sua presenza, ma dovremo capire che c’è un pesce attaccato al nostro terminale dalla diversa curva che farà il trave nel punto di attacco del terminale, e non è così facile.
Considerando che spesso la luce non è quella ottimale si dovrà sempre seguire con lo sguardo il trave, che anche a vuoto descriverà una lenta curva tra noi ed il divergente, per individuare se questa curva è accentuata dalla resistenza di un pesce.
Questa curva sarà più o meno marcata sia dal peso del pesce, ma anche dalle condizioni del mare e della corrente e anche dai terminali, se magari si alternano finali con piombo a finali senza piombo.
Visto che poi la misura del barchino non è standard, ma se ne usano di diverso peso e dimensione, la curva cambia da barchino a barchino, anche se ognuno impara presto a conoscere la propria attrezzatura.
Un buon metodo se si ha il dubbio nell’interpretare una curva del trave (pesce, corrente o piombo) è quello di strattonare il trave, gesto che elimina la curva dovuta al normale trascinamento del barchino, ma non quella dovuta ad un pesce che ha abboccato e tira per fuggire.
Per i pesci ancora più grandi comunque, sopra il chilo, la potenza che mettono nel tentare la fuga è facilmente individuabile, si vedrà chiaramente nella curvatura del trave.
Nella foto è ritratta la spigola che ho pescato oggi e che pesa qualcosa di più di 6 etti. Distratto dai pensieri e dalla spiaggia che comincia ad essere troppo frequentata, penso di avergli fatto fare un bel tragitto prima di accorgermi che era allamata. Infatti quando l’ho portata a terra era veramente poco combattiva e chiaramente esausta, segno che era già molto che aveva esaurito le sue energie portata a spasso dal mio divergente.
pensieri
anche se ogniuno ha le sue idee ritengo che l’abboccata tranne che con il mare mosso si sente.se è bello grosso e se un serra è molto divertente e strattona molto, io vado di notte e l’afferrata si sente al tatto ed è divertentissimo scusa ciao
Non è tanto questione di idee e pensieri, ma di materiale sensibilità.
Sarà che io mio barchino è molto pesante, ma la presenza del pesce non si sente attraverso il trave.
Io ho pescato solo e sempre spigole . Pesci serra mai e non credo che si prendano dalle mie parti, almeno vicino alla riva.
Ma vai di notte con il barchino divergente ? e riesci a pescare senza vedere l’attrezzatura ? Ho sentito di alcuni che applicano una vernice floruescente. FAi anche tu così ?
Io me ne accorgo sempre
Anche quando abboccano le lecce stella! A volte anche con le piccole tracine. C’è da dire che però spigole di grossa taglia non ne ho mai prese.
Si avvertono benissimo gli strattoni sulla lenza madre (nilon da 1,20 mm) e poi si vede il pesce dibattersi sull’acqua.
anche io ho un 120 come trave. Allora sarà senz’altro colpa del peso del mio barchino che è abbastanze grande e pesante.
Nemmeno…
…Anche il mio è bello pesante… C’ha anche 3 piattine di inox sovrapposte, avvitate sulla pala più grande, esternamente, per evitare cappottamenti, a mo’ di peso. Forse il trave è troppo elastico e attutisce gli strattoni. Io sto valutando di provare a sostituire il trave con un trecciato molto particolare… La lenza verde che usano i muratori! Non sto scherzando… E’ da provare.
Io ho una piattina di acciaio abbastanza grande sulla deriva esterna, ma tutto il barchino è bello grosso e di legno spesso.
Altri pescatori della mia zona utilizzano il cordino al posto del trave e lo consigliano.
Pesca di ieri
Ciao, ieri ho preso una grossa aguglia e una spigoletta, con i raglou che ti dicevo. Confermo che gli strattoni li ho sentiti (più continui con l’aguglia, più forti con la spigoletta), e che era pieno, per la cronaca, di aguglie che saltavano, vicino riva. Quest’anno sono precoci! Chissà che non si vedano anche i serra…
io quelle che ho preso non sono riuscito proprio e sentirle, dovrò fare ancora esperienza.
Per me, a parte la componente soggettiva, la “percezione manuale” dell’abboccata è direttamente proporzionale alla combattività ed alla taglia del pesce ed inversamente proporzionale al movimento del mare ed alla distanza dalla riva del pesce catturato.
Saluti, Simone
L’ho detto che devo fare l’abitudine….
proprio oggi ho preso una bella leccia stella e l’ho sia sentita che vista che aveva abboccato, non era molto distante da me, praticamente al penultimo finale, quindi proprio a due passi da me, se non la sentivo così ero proprio una frana (^_^)